La Baia

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Porta il nome di un’aspirazione, la Baia, di un epilogo e di un intermezzo, un capriccio vento-mare, un incrocio di verdi e di blu.

Baia, bisillabo trattenuto dai cirri; scalo per navi da diporto, piccole imbarcazioni tranquille, mastodonti stanchi, scintillii da crociera.

Accoglie tra sciabordii e ripara da fortunali: complice e spavalda, arcuata tra verdi nicchie e spigoli di costa, protende incanti verso crune orizzontali di marine scoperte e ossi di seppia spolpati dalla rena.

È l’approdo per le Voci di Donna che a piedi nudi solcheranno i lidi del Posto: da sole o in coppia, meditative, giocose, allegre, lucide, affilate, determinanti Voci di Donna.

La Baia: una sorta di ’’stanza  tutta per sé’’, come raccomandava Virginia Woolf, sul Posto di vacanza.

 

 

(Articolo a cura di Alba Gnazi)

 

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La Baia

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